Il percorso delle Cinque Leggi Biologiche di Hamer (Dott. Ryke Geerd Hamer) riprende con l’immagine della Runa del Viaggio, per volgere lo sguardo a Est, simbolo di inizi e partenze. Un percorso che mira a risvegliare noi stessi affinché possiamo diventare strumenti della Luce da passare – quest’ultima-, come il testimone degli olimpionici, alle generazioni future! Essere in equilibrio con noi stessi, in armonia con gli altri e l’Universo permette di fornire le basi per la crescita di bambini e ragazzi pronti a vivere – e vivere bene!- nel mondo di oggi. I giovani ci vedono e ci osservano! Sono spugne…
Ultimamente vedono persone troppo grigie ed impantanate in questioni irrisolte, conflitti, staticità… dove possono andare? Quanti hanno la forza di camminare controcorrente se non vi sono guide e fari?! Dobbiamo essere noi a fare qualcosa! Volgere il cuore e la mente a pensieri differenti, questo percorso è una opportunità, non è quella giusta per tutti ma certamente dà modo di riflettere e scegliere…
Il viaggio che intendiamo percorrere nasce da qualcosa che genera una spinta. Difficilmente si inizia un’attività senza un motivo e, foss’anche per mera curiosità, la nostra parte più intima ci manda messaggi sottili che accendono quella miccia necessaria per cominciare un gesto, un pensiero. Il mondo occidentale basato sulla logica (modello di Cartesio) è più arrugginito sul considerare i fatti da punti di vista olistici. Vi è rigore e vi è metodo scientifico. Ed è giusto! Ma non è sufficiente ed anche la scienza da parecchio tempo lo sa. Il tutto è più della somma delle parti! Permea la genetica e l’epigenetica questa legge. Il mondo orientale, di stampo analogico, ben ne è consapevole dalla notte dei tempi!
Il viaggio che prende ispirazione dall’Est e non può non prescindere dalla visione olistica mantenendosi comunque saldo in cardini scientifici, presenta ciò che fa fermare l’uomo e lo fa interrogare. Gli intoppi, chiamati sintomi ci pongono quesiti fondamentali!
Il sintomo è correlato ad una parte d’amore che manca e va riportata nel cuore.
Il sintomo è strumento di un atto di guarigione che necessariamente deve essere a tre livelli: corporeo, spirituale, psichico. Il tre, la trinità è trascendente a tutte le discipline e religioni! Cristianesimo, sciamanesimo, medicina cinese, pratiche ayurvediche. Tutto riporta alla trinità.
L’atto di guarigione deve essere trino e deve essere rispettoso di un tempo idoneo a ciascuno affinché su tutti i livelli sia espletata una riconnessione d’amore. Ci vuole tempo e fede (il contrario di paura non è coraggio ma fede!). Essa appartiene ad ogni uomo ed è svincolata dalla religione. C’entra con un Io interiore e divino che hanno tutti. Riconnettersi con amore, corpo, psiche e spirito, prendendosi il giusto tempo con responsabilità è compiere un atto d’Amore a sé stessi, al prossimo, all’Universo.
Attraverso il sintomo riportiamo a noi, o meglio ne abbiamo la possibilità, la persona, il qualcosa che manca dando il giusto tempo, senza avere fretta. Correre più veloci del necessario è porre resistenza al tempo che deve scorrere per permettere la guarigione completa. Correre più veloci non è garanzia di responsabilità.
Pensare quante volte ci alziamo al mattino e ci accorgiamo di essere già stanchi, consumati nelle energie! Questo non è positivo!
L’accumulo di questa condizione di energia in riserva, che si assottiglia sempre di più, è destinato a tradursi in sintomo che, a ben vedere, da tale prospettiva permette di ascoltare profondamente noi stessi oltre il pensiero logico (correlato all’emisfero sinistro). Il sintomo ci porta oltre: fa accedere dando la chiave intuitiva e fa comprendere almeno un poco l’emisfero destro.
Nella danza cosmica vi è questa interconnessione e rivelazione. Le leggi del corpo si uniscono alle leggi universali (visione di Hamer e Berger) offrendo potenti strumenti utili nella risoluzione dei conflitti sottesi ai sintomi stessi.
Sintomi che è utilissimo e fondamentale ripeterlo: sono campanelli d’allarme di amore mancato da ricomporre, riplasmare, sondando le origini, il sistema familiare, la connessione con la madre. Il corpo è tempio dello spirito: amandolo e permettendone la cura si dà il permesso all’energia di fluire per risvegliarsi. La costellazione del sole, quella del risveglio rammenta questo.
Proveniamo da energia e poi materia. Siamo nati in un liquido amniotico ancestrale. Ci siamo evoluti passando alla terra, conquistando la dimensione aerea, la condizione eretta, sino ad appartenere al branco come individui unici e liberi.
L’Universo ha tanto ed anche l’Uomo ha tanto da offrire come dono per un qualcosa di grande, per un risveglio d’Amore.
Si ringrazia per la conferenza del 25 Settembre 2020 (qui l’intervento completo) Rita Cascio e la Dott.ssa Luciana Scalone.
erica g.